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Detrazione spese mediche 2023: ecco come funziona

lentepubblica.it • 13 Aprile 2023

detrazione spese mediche 2023Come fare la detrazione delle spese mediche 2023? Ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate, per i contribuenti.


Detrazione spese mediche 2023: i contribuenti che, nel 2022 hanno sostenuto delle spese sanitarie, possono beneficiare di un’agevolazione fiscale.

Come sappiamo, le spese mediche e sanitarie sono inserite nel Modello 730 del 2023 e possono essere detratte al 19%.

Ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate su come fare.

Detrazione spese mediche 2023: quali sono le spese detraibili

Come detto, le spese mediche e sanitarie possono essere detraibili al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro.

Alcune spese sostenute per le persone con disabilità sono ammesse integralmente, senza applicare la franchigia, come le somme pagate per il trasporto in ambulanza, l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione, etc.

Le spese che possono essere detratte vengono inserite nella Dichiarazione dei Redditi precompilata, elaborata dall’Agenzia delle Entrate, che sarà disponibile a partire dal 30 aprile 2023.

Tra le spese detraibili troviamo:

  • Prestazioni chirurgiche;
  • Analisi;
  • Indagini radioscopiche;
  • Prestazioni specialistiche;
  • Prestazioni rese da un medico generico.

In alcuni casi la detrazione è possibile anche per le spese pagate in contanti, come:

  • L’acquisto di medicinali e dispositivi medici;
  • Prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Per le spese sanitarie fatte all’estero, le regole sono le medesime per quelle effettuate in Italia.

detrazione spese mediche 2023Detrazione spese mediche 2023: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Come indicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, per usufruire della detrazione, bisogna indicare le spese nella dichiarazione dei redditi, relativa all’anno in cui sono state sostenute e documentarle adeguatamente.

I giustificativi delle spese devono essere conservati per tutto il tempo in cui l’Agenzia delle Entrate può effettuare un accertamento. Ovvero, fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

I documenti da presentare sono le fatture, le ricevute fiscali e gli scontrini “parlanti”.

Le detrazioni possono essere fruite solamente se le spese restano effettivamente a carico di chi le ha sostenute, nel limite dell’imposta lorda annua; le eccedenze non potranno essere utilizzate nel periodo d’imposta successivo.

La detrazione è ammessa anche per le prestazioni dei familiari a carico e anche quelli non a carico, in alcuni casi (come per le spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione del ticket sanitario). Un familiare è considerato a carico se possiede un reddito complessivo uguale o inferiore a 2840,51 euro, mentre, per i figli under 24, il limite si alza a 4000 euro.

Infine, è possibile ripartire la detrazione per le spese sanitarie in quattro quote annuali costanti e di pari importo, quando il loro ammontare complessivo annuo è superiore a 15’493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.

La scelta tra rateizzazione e detrazione va fatta al momento della presentazione della Dichiarazione dei Redditi, relativa all’anno in cui sono state effettuate le spese.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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